Incesto proibito con la mia cugina

Era primavera e eri alla casa al mare per pulire e preparare la casa per le vacanze estive, avevamo una casetta a metà  con gli zii a marina di Bibbona in toscana. Quella sera prima di cena, mi ritrovai alla porta mia cugina, Sofia, che aveva appena compiuto 22 anni. Era una ragazza meravigliosa, con i capelli corvini e gli occhi scuri, una figura sinuosa e una personalità travolgente.

Mi trovò praticamente in mutande e mi accorsi dei suoi occhi su di me... ma eravamo cugini... non si può come dicevamo tempo fa... entrò  dicendo che voleva  darmi una mano. Ci divertimmo a ridere e scherzare, e presto ricordai ciò provavo per lei, la sensazione di desiderio mista al proibito. Mi chiesi se anche lei sentisse lo stesso, ma non volevo rovinare l'atmosfera leggera che si era creata tra noi.

Piano piano, però, il nostro dialogo diventò più intimo. Ci guardavamo intensamente, e i nostri corpi si avvicinavano sempre di più. Alla fine, Sofia posò la sua mano sulla mia coscia, e sentii un brivido corrermi lungo la schiena. Mi lasciai andare all'attrazione che provavo per lei, e la baciai appassionatamente.

Lei rispose con lo stesso ardore, e presto ci ritrovammo a toglierci i pochi vestiti che avevamo di dosso. Iniziammo a toccarci a vicenda, e sentii le sue dita sfiorarmi i capezzoli, che diventavano sempre più duri. Mi abbandonai a quel piacere, e gemetti di piacere mentre lei continuava a toccarmi.


Poi, Sofia si inginocchiò davanti a me e prese il mio cazzo in bocca. Lo succhiò lentamente, e sentii il suo calore avvolgermi. Mi lasciai andare a quel piacere, e gemetti sempre più forte mentre lei continuava a succhiarmi.

Quando non potei più resistere, la sollevai e la portai in camera da letto. La misi sul letto e mi piazzai tra le sue gambe. La baciai appassionatamente, mentre lei mi accarezzava la testa glabra. Poi, presi il mio cazzo e lo posizionai all'ingresso della sua vagina.

La penetrai lentamente, e sentii il suo calore avvolgermi. Mi lasciai andare a quel piacere, e iniziai a muovermi dentro di lei. Lei mi stringeva le spalle, e i nostri corpi si muovevano all'unisono.

Pian piano, aumentai il ritmo, e sentii il piacere crescere sempre di più. Lei mi guardò e mi disse "ti voglio dentro, uso la pillola" Lei gemeva ad ogni mio colpo io continuavo a penetrarla sempre più forte. Alla fine, raggiungemmo entrambi l'orgasmo, e sentii il mio seme riempirla.

Restammo abbracciati per un po', e poi ci rivestimmo. Non dicemmo nulla, ma sapevamo che quello che era successo era qualcosa di speciale. Ci eravamo lasciati andare all'attrazione che provavamo l'uno per l'altra, e avevamo vissuto un momento di pura passione nonostantei preconcetti inposti dalla società.
Comunque confermo che non c'è cosa più divina... che trombarsi la cugina!